La camicia made in Italy di alta qualità e la scommessa del web. L’esempio di Danielath.it

Approdare al web per aprire una nuova strada verso i mercati di tutto il mondo, forti di un prodotto rigorosamente made in Italy e di altissima qualità. E’ questa l’idea che conduce un’azienda dell’alto vicentino, Studio di Cinque, a sviluppare un brand pensato proprio per l’e-commerce internazionale. Si chiamerà “Danielath”, un marchio in cui si fondono il nome di battesimo dell’imprenditrice Daniela Campese e le due lettere caratterizzanti l’origine thienese della società.

danielathIl sito danielath.it, pronto ad entrare a pieno regime nelle prossime settimane, si presenta con versioni in quattro lingue (oltre all’italiano, inglese, francese e tedesco) e con link che rimandano alla presenza, ormai imprenscindibile, nei principali social network. L’aspetto è ricercato ed elegante, in sintonia con il prodotto offerto, camiceria da donna di alta qualità artigianale. Un settore di cui Daniela Campese si occupa da più di 25 anni, attraversando diverse esperienze, dalla grande impresa negli anni della “locomotiva Nordest” al laboratorio terzista con un mercato estero di nicchia, fino all’avventura digitale avviata oggi.

«Commercializzare il prodotto on line è un progetto nuovo e pieno di incognite, ma era una tappa quasi obbligata per come si sta sviluppando il mercato», spiega l’imprenditrice di Thiene, «in una fase di crisi durissima, il web ci aiuterà sia ad essere più forti dove il prodotto è già conosciuto, cioè in Svizzera, Olanda, Belgio e Lussemburgo, che ad ampliare la nostra presenza negli altri paesi. Il marchio Danielath nasce esclusivamente per l’e-commerce e, anche per differenziare l’offerta rispetto al negozio, propone un packaging di particolare prestigio. Ci rivolgiamo ad un pubblico selezionato, capace di cogliere la qualità dei dettagli».

Ma dietro alla vetrina digitale (strumento prezioso, ma appunto mezzo e non fine del cambiamento) deve sempre rimanere la forza del prodotto. «Curiamo ogni aspetto della camicia, dalla scelta del tessuto alla finitura», commenta Daniela Campese, «ci affidiamo naturalmente a laboratori esterni, ma ogni fase della lavorazione viene seguita con attenzione per garantire un’alta qualità artigianale. Si tratta di un articolo interamente “made in Italy” e questo all’estero continua ad essere riconosciuto come un valore decisivo».

“Mettiamo le ali”, le imprese della meccanica si aggregano per “volare” verso i mercati esteri

Si chiama “Mettiamo le ali” ed è un progetto che si propone di “far volare” le imprese oltre i confini, verso l’internazionalizzazione e nuovi mercati. Come? Attraverso quell’unione che può fare la forza per affrontare sfide sempre più complesse, creando aggregazioni e facendo sistema per superare il tradizionale particolarismo delle imprese del nordest.

mettiamo-le-aliL’iniziativa parte dalla CNA Veneto in collaborazione con le CNA provinciali di Vicenza e Padova e con il coinvolgimento di Ecipa nei panni dell’organismo coordinatore e di EBAV quale ente finanziatore.

L’obiettivo di “Mettiamo le ali” è di creare aggregazioni di imprese per proporre ai mercati europei ed extraeuropei pacchetti di prodotti e servizi complementari.

Un passo verso un’offerta più articolata e competitiva, che mette in gioco aziende spesso incapaci singolarmente di proporsi in modo adeguato all’estero. Continua a leggere

Verso una nuova configurazione (creativa) del modello di business

di Marco Vedovato

Adeguare i modelli interpretativi della realtà è un passaggio essenziale per il successo delle imprese. Può essere supportato attraverso strumenti che aiutino a:

1.      Identificare gli aspetti di incoerenza tra l’impostazione competitiva corrente e gli aspetti emergenti del contesto.

2.      Progettare una nuova configurazione del modello di business capace di cogliere le opportunità che l’evoluzione dell’ambiente dischiude. Continua a leggere